Angri in lutto è morto Giuseppe Orlando, meglio conosciuto come “Peppe o’ Piezzo”

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Il commerciante

Il noto commerciante, capostipite di una famiglia di commercianti angresi, è spirato ad Angri nella sua abitazione, aveva novant’anni.

Peppe o’ Piezzo era una istituzione ad Angri, la sua è stata una vita dedicata al commercio, una figura di riferimento a partire dagli anni ’60, quando iniziò con il vendere automobili usate, e ancora prima con un carrettino a vendere frutta. Successivamente avviò una salumeria, e a ridosso degli anni ’70, precisamente nel 1974 aprì con la moglie un negozio di scarpe che poi passò ai figli.
Svariate le sue idee imprenditoriali che per quel periodo erano molto avanti. Tante le attività tirate su con fatica e dedizione, la stessa che ha lasciato in eredità ai figli e ai suoi nipoti.

Un commerciante vecchio stampo

La sua è una lunga storia commerciale, fatta di sacrifici e di grande lavoro.
Un commerciante vecchio stampo, preciso e solerte.
Con cura e diligenza, eseguiva il lavoro e nel contempo non lesinava di dare consigli alle nuove leve.

Arte e spettacolo la sua passione

Ma la sua passione otre il commercio era l’arte, un personaggio fuori dal tempo.
Non si tirava mai indietro e mai in nessuno spettacolo voleva mancare.
Era sempre presente quando a Natale si travestiva da Befana e con l’aiuto di amici e di parenti, e negli ultimi tempi anche grazie a un nutrito gruppo di nipoti, si presentava a capo di una sfilata, con gruppi folk e personaggi che animavano e distribuivano felicità, oltre che caramelle e dolciumi, tutto a spese proprie.

Un carattere solare

Amava gli animali che accoglieva in una sua proprietà e per questa sua passione avviò un vero e proprio zoo che chiamò “Piccolo zoo di Peppe o’ Piezzo”, donando gioia a tanti bambini che per molti anni hanno beneficiato di spettacoli di un’ilarità unica.
Negli anni ’70 erano di moda “I Brutos”, celebre gruppo comico di rilevanza nazionale, lui e due suoi amici formarono un trio comico che chiamarono “Del Brunor”, nome creato dalle iniziali dei cognomi dei tre; Gigino del Forno, Antonio Brunetto e il suo, furono tra i primi a mescolare con felicissimi risultati la canzone napoletana classica a un tipo di comicità che oggi chiameremmo demenziale, interpretando a loro modo canzoni come “Na sera e maggio” e altre con cui riuscirono ad esibirsi in molti spettacoli di piazza e per anni si ritagliarono uno spazio su una tv locale. Spettacoli dove lui, Peppe o’ Piezzo, da vero attore consumato, dava vita a gags uniche e divertentissime proprio da mattatore di Avanteatro.

Ogni anno in occasione della festa della Madonna dei Bagni, giungeva alla Fonte Miracolosa con un carrettino addobbato con fiori, fiocchi e campanelli e dava spettacolo solo a guardarlo. Una persona eccezionale, di una solarità unica e sempre sorridente. Un personaggio che ha lasciato un segno, quello della bontà e della disponibilità verso gli altri.
Insomma un personaggio di Angri che rimarrà nei ricordi di tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato.

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